Benvenuti! Oggi vi racconto l'ultimo giorno trascorso in Valle d'Aosta è stato particolarmente "frenetico" perché inizialmente il progetto era passare l'intera giornata a Courmayeur, ma percorrendo la strada interna tra le varie frazioni (cosa che abbiamo fatto in ogni nostro spostamento per poter vedere al meglio ogni singolo quadrato di paesaggio, cosa evidentemente non possibile se prendete l'autostrada), ci siamo imbattuti nel paese di Introd.
Questo paese è famoso per le residenze estive in cui è stato prima papa Giovanni Paolo II e poi Benedetto XVI. Infatti come potete vedere dalle foto, abbiamo avuto l'occasione di salire la strada e vedere prima il museo dedicato a papa Giovanni Paolo II e poi una delle due residenze estive. Entrambi gli edifici abbiamo potuto vederli solo esternamente perchè aprono durante il periodo estivo, ma vi assicuro che la residenza ha un giardino enorme stupendo ed è immersa nei boschi e nel verde e lì proverete profonda tranquillità. Poi riscendendo la strada potrete invece ammirare il Parco degli animali e il Castello d'Introd che anch'esso l'abbiamo visto soltanto esternamente perchè ora è chiuso e apre nella stagione estiva.
Procedendo la strada siamo
incappati nel castello di Arvier, ma anch’esso ci siamo solo fermati a fotografarlo
da lontano perché senno avremmo fatto tardi per arrivare a Courmayeur.
Sinceramente se avessimo fatto tardi, ora con il senno di poi, non sarei per
nulla dispiaciuta, perché Courmayeur sinceramente non mi è piaciuta molto,
sicuramente è ricca di negozi, ma solamente negozi da ricchi e null'altro e in
questa stagione più che fare shopping non potete fare altro, questa è stata la
meta meno apprezzata, ma ovvio son gusti!
Più tardi dopo aver pranzato in
un area verde da picnic ed dopo aver ammirato l'immenso Monte Bianco, siamo
ripartiti per l'ultima meta del nostro viaggio, l'ultimo castello: il Castello
di Issogne. Questo castello avremmo dovuto visitarlo il primo giorno, ma
essendosi fatto tardi ed essendo stanchi avevamo lasciato perdere, però mi aveva colpito molto, così ho deciso di ritagliarci il pomeriggio per vederlo da
vicino e vi assicuro che rimarrete colpiti soprattutto dagli arredamenti
presenti nelle stanze. A me ha colpito il letto a baldacchino di stoffa
pregiata verde, gli affreschi alle pareti e l’insolita possibilità che aveva
ogni ospite del castello, prima di andare via, di poter firmare sui muri e
lasciare un messaggio. Un'altra cosa che ha reso la visita più interattiva è
stata la presenza di una guida che aveva la voce uguale a Piero Pelù, di una
simpatia estrema, quindi posso solo dirvi se avete tempo fateci un salto!
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